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23 10 2013 | Rimini | Frontalieri, riprende il confronto per lo statuto. Interviene alla camera l'Arlotti ex frontaliero

Mercoledì, 23 Ottobre 2013

rossoRimini | Frontalieri, riprende il confronto per lo statuto. Interviene alla camera l'Arlotti ex frontaliero

 

Ieri a Roma i deputati hanno approvato due mozioni a favore dei lavoratori frontalieri, con cui il Governo si impegna a promuovere l'apertura di un tavolo di confronto con le rappresentanze delle associazioni sindacali e dei lavoratori dei territori di confine e con le Regioni territorialmente coinvolte. "L'obiettivo - spiega il deputato del Pd Tiziano Arlotti - è predisporre uno Statuto dei lavoratori frontalieri e riprendere i negoziati internazionali per arrivare a accordi bilaterali con i Paesi di confine, che prevedano una specifica ed appropriata disciplina del lavoro frontaliero. L'esecutivo si impegna inoltre a sostenere le iniziative parlamentari tese a confermare nella legge di stabilità la franchigia di esenzione per i redditi di lavoro dipendente prodotti all'estero in zone di frontiera, in continuità con gli anni scorsi, disponendo la sospensione del pagamento dell'anticipo per l'anno 2014".

 
Arlotti, vuoi anche per il fatto che lavoratore frontaliero lo è stato, ha ovviamente sostenuto le mozioni. "Sono andato a lavorare a San Marino - ha ricordato in aula - a fare quei lavori che i sammarinesi non facevano perché potevano scegliere lavori migliori, cioè quello di operaio in una fonderia, e quindi comprendo bene qual è l'importanza di questo giorno". Ha fatto un esempio per farsi capire meglio. "Quando un lavoratore frontaliero, il 2 gennaio, inizia a lavorare, non sa quale sarà la sua reale retribuzione, su quale salario potrà contare per il suo sostentamento, per quello della sua famiglia, dei suoi cari. Sa che deve dare il meglio di se stesso per onorare, come ha ricordato solennemente in questa Aula nel suo discorso d'insediamento Sandro Pertini, il suo Paese con il suo lavoro all'estero. Credo che le ingiustizie che sono state pagate in questi anni sono anche ingiustizie che hanno creato degli stereotipi sbagliati, degli stereotipi in cui qualcuno considerava i frontalieri dei privilegiati, da un lato, dall'altro addirittura degli evasori. Bene, di tutto questo non c’è nulla, c’è solamente la fatica, c’è solamente l'alzarsi tutti i giorni per varcare un confine e andarsi a guadagnare un reddito per poter sostenere la propria famiglia in Italia".


Soddisfazione esprime anche la collega Emma Petitti, che ricorda come la questione riguardi, tra i totali 70mila, anche 6mila italiani che lavorano sul Titano. "Nonostante la rilevanza del fenomeno, il nostro Paese non dispone di una specifica disciplina legislativa in grado di riconoscere pienamente il valore e l'importanza del lavoro frontaliero, anzi diversi provvedimenti governativi adottati negli ultimi anni hanno ignorato la specificità dello status di frontaliere, come ad esempio la questione della franchigia di esenzione per i redditi di lavoro dipendente prodotti all'estero in zone di frontiera. Le mozioni impegnano perciò all'approvazione di uno Statuto dei lavoratori frontalieri che definisca un quadro di diritti e doveri chiari legati a questa peculiare condizione di lavoro e dia soluzione ai problemi della franchigia, del trattamento speciale di disoccupazione e alle altre questioni generate principalmente dalla mancanza di una regolamentazione specifica. Ora andiamo avanti decisamente con l'inserimento dei provvedimenti nella Legge di stabilità per dare ai lavoratori le risposte attese".


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